L’approfondimento: il Torino guarda al futuro della panchina, con Longo in stand-by. Ecco come i candidati piĂą accreditati amano far giocare le loro squadre
Marco Giampaolo, Rolando Maran, Ivan Juric e – defilato – pure Leonardo Semplici. La rosa di nomi che il Torino ha in mano per l’allenatore del futuro consta, per ora, di questi quattro profili. Il tutto considerando, ovviamente, che la posizione di Moreno Longo non è ancora segnata. Soprattutto qualora il campionato dovesse riprendere, come sembra, l’ex Primavera verrĂ valutato attentamente dal presidente Cairo e dal ds Vagnati, che con il tecnico ha avuto in settimana un primo colloquio al Filadelfia. Ad ogni modo, per i primi tre della lista di cui sopra, il club granata ha giĂ effettuato qualche sondaggio informale. Segno che qualcosa, per la prossima stagione, si sta giĂ muovendo. Ma che tecnici sono, quelli favoriti per l’eventuale dopo-Longo? Qui su Toro.it proviamo a tracciare, per ciascuno, un breve profilo.
Giampaolo e Maran: la vita nel segno del 4-3-1-2
Giampaolo è l’uomo delle rinascite. Dopo le dimissioni al Brescia, nel 2013, sembrava finito. Poi si è rimesso la tuta ed è andato in C, alla Cremonese. Da lì all’Empoli, successore di Sarri, alla Sampdoria e infine al Milan, squadra che lo ha esonerato a ottobre. E’ un fedelissimo del 4-3-1-2: un trequartista e due punte, accompagnate da mezzali mobili e terzini a stantuffo.
Lo stesso modulo ha fatto le fortune di Rolando Maran, tecnico di Trento che ai fasti (e al crollo) di Cagliari è arrivato passo dopo passo: Vicenza, Varese, Catania – che il record di punti in Serie A lo ha fatto sotto la sua guida – e Chievo prima del Casteddu, che lo ha esonerato a marzo dopo undici partite senza successo susseguenti ad un avvio da record. 4-3-1-2, un marchio di fabbrica anche per lui, anche se in carriera ha adottato anche il 4-3-3 e il 3-5-2, quest’ultimo soprattutto a Vicenza.
Juric, il 3-4-3 ereditĂ di Gasperini
Della difesa a tre – quella che i granata utilizzano da due stagioni e mezzo – è uno strenuo paladino Ivan Juric. Il croato, prima allenato da e poi spalla di Giampiero Gasperini (lo ha assistito all’Inter, ne è stato il vice al Palermo), ha imparato dal suo mentore i segreti del 3-4-3. Lo ha riadattato prima a Mantova, poi a Crotone e a Genova, infine al Verona.
Proprio con gli scaligeri ha ottenuto finora i maggiori successi: i gialloblu sono squadra di corsa, compatta, e il 3-4-2-1 con cui si schierano, spesso, non ha nemmeno avuto bisogno di una prima punta di ruolo. L’attacco diffuso come contrappeso di una fase difensiva di ferro.

Sbaglierò , ma deduco che Longo sia già sulla graticola.
SR : scopo raggiunto.
Avanti con il prossimo staff …..
Ma vaff……
Ti capisco Alberto è dura avere ancora fiducia.
Io non ne ho piĂą Dirk, davvero.
Per quello che può contare, per me finché Cairo sarà lì fiducia in costui e tutte le sue scelte : zero.
Tutte.
buon giorno.importante sapere quale campionato giocheremo.
Per carita’ Giampaolo troppo moscio ,ci vorrebbe D’Aversa.